Sin da piccolo la passione per i motori segnerà l’intera vita di Luigi che a nove anni armato di tavole, martello e chiodi, si costruisce artigianalmente il suo primo kart.
12 anni. Nel suo libro “L’alchimista” Coelho scrive che “quando desideri una cosa, tutto l’Universo trama affinché tu possa realizzarla”. Ebbene, anche se ti può sembrare assurdo, per Luigi è stato proprio cosi.
Fu addirittura la Coca-Cola a far in modo che la sua passione per i motori prendesse forma quando un bel giorno, stappando una bottiglia della famosa bibita americana, ancora dodicenne scopre di aver vinto un motorino.
Lo stupore e la felicità sono cosi alti che Luigi non si scoraggia per il fatto che ancora non abbia l’età necessaria per guidarlo, per lui è l’occasione buona per scoprire i segreti della meccanica che impara smontando e rimontando il suo nuovo “giocattolo” nel giardino di casa.
Siamo negli anni di piombo, gli anni in cui i Pooh cantano “Pensiero” e Marcella “Montagne Verdi”. Gli anni dello storico film “Il Padrino”, anni spensierati per il giovane Luigi che inizia a trasformare la sua passione per tutto quello che ha un motore nel suo primo business, aggiustando i motorini dei suoi amici e quelli che recupera per rivenderli successivamente.
Il 1974 è l’anno della svolta: è l’anno in cui la passione di Luigi prende una direzione precisa. In quell’anno a Carbonia si svolgono le prime gare di gimkana ed enduro. Decine di moto di marchi sconosciuti ai più, provenienti da tutta l’isola si sfidano a colpi di salti, impennate e derapate. Luigi ha appena 16 anni e rimane letteralmente ammaliato da questi centauri e dal roboante rumore con cui quelle moto gli solleticano la fantasia, indirizzando definitivamente la sua passione adolescenziale verso il mondo delle gare.
Da subito, a farne le spese è il suo Benelli Leoncino 125 che Luigi ha appena comprato con i soldi che è riuscito a racimolare con i suoi lavoretti di meccanico in erba. Utilizzerà la moto come scheletro su cui montare un motore, debitamente preparato, recuperato da una moto da enduro incidentata, realizzando un pezzo unico pronto a sfrecciare ad una velocità di 170km/h.
“Gli altri possessori di moto ben più alte di cilindrata, dapprima snobbavano quella moto smilza e con molti componenti realizzati da me a mano, non credevano che potesse arrivare a quella velocità ma dovevano ricredersi quando cercando di starle dietro riuscivano a vederla solo dal lato targa.”
Luigi Lai
Finalmente Luigi corona il suo sogno correndo le prime gare di enduro e motocross a carattere regionale. Si fa notare immediatamente riuscendo a vincere spesso delle gare.
Nel frattempo, insieme agli amici del Motoclub che si era formato a Carbonia, anch’essi malati di passione motoristica, realizza un campo da cross nella vecchia discarica dei rifiuti sterili della città mineraria, attirando grandi quantità di spettatori e fans.
La sua fama di meccanico lo porta a farsi conoscere anche all’interno dei circuiti in cui gareggia dove sempre più spesso gli viene richiesto di aggiustare e preparare le moto di vari concorrenti.
Ormai la passione per le gare va di pari passo con quella per la meccanica e ancora una volta per Luigi il futuro si delinea in maniera chiara e cosi appena diciottenne decide di aprire una sua officina.
È un anno pieno di novità per Luigi che decide di dar seguito ad un’altra grande passione che da sempre lo ha caratterizzato: il kart. Riuscirà a togliersi diverse soddisfazioni vincendo tra gli altri 4 campionati sardi ed in particolare nel 1982 vince tutte le gare a cui partecipa.
Questi risultati lo porteranno a partecipare di diritto a delle competizioni nazionali dove troverà come avversari, tra gli altri, piloti del calibro di Ivan Capelli e Stefano Modena.
Comincia facendo il rivenditore di alcuni concessionari cagliaritani, ma dopo appena due anni, Luigi riesce a diventare concessionario diretto delle principali case motociclistiche: Honda, Kawasaki, KTM, Gilera e più avanti Aprilia.
In quegli anni la moto vive un suo momento fortunato e Luigi riesce a farsi conoscere e a vendere in tutta l’isola.
Tutto filava liscio nell’attività di Luigi, sino a quando un bel giorno, due perfetti sconosciuti in giacca e cravatta, si presentano nel suo negozio con un’inaspettata ed incredibile proposta.
I due signori avevano indagato sulle attività motoristiche della zona e quella di Luigi era risultata affidabile e seria, ma soprattutto la più dinamica e promettente. Chi erano questi due signori e come mai avevano compiuto quell’indagine?
Erano degli emissari dell’Alfa Romeo che in quella zona cercava un nuovo concessionario ufficiale.
Luigi non accetta subito, ci deve pensare, non è una scelta facile da compiere su due piedi. Inizialmente rifiuta la proposta salvo ripensarci poco dopo, accettando questa nuova ed incredibile sfida!
Gli anni passano e la storica sede che ha visto nascere la Lai Automobili viene abbandonata a favore di una nuova area e di un nuovo immobile più grande e moderno.
Dopo Alfa Romeo anche il marchio Seat entra a far parte della Lai Automobili. Luigi si toglierà molte soddisfazioni con questo marchio con cui risulterà il concessionario più performante d’Italia per lungo tempo.
Luigi non è un venditore classico, di quelli che vedono solo la parte economica della trattativa. Più che altro è uno che ha tanta passione per i motori, una passione che vuole comunicare ed estendere anche a chi si reca nella sua concessionaria.
Quinto di sei figli, Luigi comprende che nella vita le cose bisogna guadagnarsele con costanza e sacrificio, una lezione che fa di lui una persona sensibile verso il prossimo, una sensibilità che mette al servizio della sua clientela e che inculca nei suoi collaboratori. La dimostrazione della fondatezza di queste parole arriva nel 2007 quando Volkswagen decide di mettere alla prova Luigi affidandogli il mandato di rivenditore ufficiale e Service Partner in via Roma nel cuore di Carbonia.
Ormai sembra averci preso gusto, dopo soli due mesi dalla nuova ed importante sfida Volkswagen, Luigi accetta anche il mandato di concessionario ufficiale Fiat. Un altro importante marchio entra a far parte della famiglia Lai automobili. Tutto ciò coincide con un momento magico per il più importante marchio italiano, che con i suoi fortunati modelli torna a primeggiare nelle sue scelte tecniche e a svettare nelle classifiche delle vendite.
Era da oltre 20 anni che Fiat non nominava nuovi concessionari nelle tre provincie di Cagliari, Oristano e Carbonia-Iglesias e l’aver scelto la Lai Automobili che ha sede in Carbonia, assume importanza anche per la città mineraria.
Arriva il 2010 ed è grazie ai risultati conseguiti e all’apprezzamento dimostrato dai clienti che Volkswagen, marchio leader in Europa, decide di premiare la Lai Automobili affidandogli il mandato di concessionario esclusivo per le province di Carbonia-Iglesias e del Medio Campidano, estendendo la concessione anche ai veicoli commerciali.
La crisi non fa sconti a nessuno e nell’ottobre 2012 sancisce anche la chiusura dell’AutoZeta, storica concessionaria Volkswagen di Oristano, uno dei punti più strategici della Sardegna.
I dirigenti Volkswagen sono costretti a trovare qualcuno in grado di riportare il marchio al suo giusto valore in una zona rimasta senza alcuna copertura. Questa ricerca dura poco e così a Giugno 2013, grazie agli eccellenti risultati ottenuti nella soddisfazione del cliente, Lai Automobili viene scelta come la concessionaria più adatta in Sardegna per ricoprire l’incarico!
L’investimento è grande, il rischio altissimo e il periodo forse il peggiore, ma la fortuna sorride agli audaci.